2018 Siusi, Italia

Hotel Villa Madonna

La morfologia dell’ampliamento è stata determinata dall’obiettivo di individuare relazioni significative con il contesto naturale. Relazioni analizzate sia dall’esterno verso l’interno, orientamenti, allineamenti etc, che dall’interno verso l’esterno, inquadrature di viste, privacy reciproca rispetto ai vicini, e vedute del paesaggio. La generatrice principale è stata determinata dall’orientamento verso la vetta dello Sciliar. L’asse così individuato determina l’allineamento della facciata principale dello spazio intento con l’obiettivo di catturare la vista della vetta. Il vertice del fronte vetrato in quella direzione si alza per consentire una più ampia visione della stessa. Da questa generatrice primaria se ne origina un’altra che ha l’obiettivo sia di piegare la facciata per accogliere gli ospiti verso l’ingresso, sia di orientare l’accesso alla hall generando lo spazio necessario ad ospitare la bussola di ingresso. Gli allineamenti verso nord intendono poi riprendere l’asse della Chiesina interna con l’obiettivo di conferirle importanza percettiva e di ricondurre l’intervento ad una configurazione a corte. Verso sud invece il fronte prosegue l’allineamento dell’edificio esistente lungo la strada di accesso al fondo privato.

Dal punto di vista architettonico l’intervento si rapporta all’edifico esistente interpretando il ruolo compositivo di basamento. Tale approccio ha reso possibile adottare un’architettura che pur differenziandosi decisamente dal punto di vista stilistico nel senso di un linguaggio decisamente contemporaneo, riesce a dialogare armonicamente con il carattere più tradizionale della costruzione alla quale si accosta. Per questo differente ruolo compositivo sono state quindi evitate aperture che richiamassero l’immagine delle finestre tradizionali. La luce e la vista dello spazio esterno filtrano all’interno attraverso delle discretizzazioni fisiche dei tamponamenti senza intaccare la percezione della loro continuità materica su tutto il perimetro dell’ampliamento. Infine il criterio che ha governato la scelta dei materiali è stato quello di utilizzare materiali tecnici che però riprendessero la logica della tradizione nelle costruzioni di montagna.



Architecture, Interior design: JDP ARCHITECTS (Joseph di Pasquale, Diana Ranghetti, Paolo Labbadini, Paola Sacchi, Carlo Caserini)