2008 Nanhe Jingwu, Cina

Eco Nanhe Town

Concorso Internazionale di idee per il masterplan e landmark building della nuova Eco Town di Nanhe Jingwu, a Tianjin, Cina vinto dal gruppo AM progetti di Milano.

DESIGN GROUP
Project leader: Arch. Joseph di Pasquale - AM Progetti srl Milan Italy; Creative design group: Joseph di Pasquale, Alessandro Tonassi, Nazareno Cerquaglia; Engineering and sustainability: Politechnic of Milan, 马俊 Ma Jun (John); Design development group: AM Progetti srl Milan Joseph di Pasquale, Carlo Caserini, Paola Sacchi, Paolo Carrara, Michele di Pasquale, Dario Sacchi, Alessandro Tonassi, Nazareno Cerquaglia, Alessandro Pasqualotto, Stefania De Paola, AM Progetti Pechino 马俊 Ma Jun (John), 张红戈 Zhang Hong Ge (Mary), Rendergraph srl, Milan Mario Gallelli, Alberto Ferrari; Light design concept: Habits studio, Milan Enzo Rifino

Il concorso è stato indetto dal comune di Nanhe Jingwu, che si trova nel distretto di Xi Qing all'nterno della municipalità di Tiajin, una città di oltre 10 milioni di abitanti che si prevede nei prossimi dieci anni si fonderà con Pechino e con altri centri sulla costa in una mega città da 100 milioni di abitanti. Dallo scorso Luglio, Pechino e Tianjin sono collegate da un treno che viaggiando ad oltre 350 km orari collega i 180 km che dividono le due città in soli 27 minuti. Il treno è stato realizzato in tre anni.

Il nome esatto della città è Jingwu che significa "spirito del kung fu", in onore dell'eroe del kung fu Huo Yuan Jia (1867-1909) nativo di questa località e che fondò qui una scuola di kung fu famosa in tutta la Cina.
Il concorso per la nuova città è stato indetto nel maggio del 2008. Sono stati invitati cinque studi da tutto il mondo: uno cinese, uno americano, uno spagnolo, uno italiano e uno autraliano. Il 18 luglio ci sono state le presentazioni dei progetti nella sala congressi del comune alle quali hanno partecipato i rappresentanti dei vari studi. Il primo agosto è stata annunciata ufficialmente la vittoria del progetto italiano della AM Progetti di Milano.

Il giorno 28 Agosto in una cerimonia in cui erano presenti i massimi esponenti politici del distretto, l'architetto di Pasquale, il prof. Xu dell'università Tsinghua di Pechino e l'ambasciata d'Italia a Pechino nella persona del suo addetto all'innovazione tecnologia e scientifica dottor Giuseppe Rao, è stato firmato il contratto che prevede la collaborazione tra lo studio italiano AM e l'Istituto di Disegno Urbano della prestigiosa Università Tsinghua di Pechino nelle persona del professor Xu, per sviluppare i disegni urbanistici di dettaglio, per modificare entro l'anno il piano regolatore delle città di Tianjin inserendo la nuova città e iniziare i lavori di costruzione.
Il bando di concorso richiedeva di elaborare un piano urbanistico per un'area di 5 km quadrati che comprendesse edifici residenziali per 75.000 persone, edifici commerciali, scolastici, di divertimento, ospedalieri, e terziari.
Il progetto di concorso ha previsto anche l'inserimento di un parco scientifico data la prossimità dell'area con la zona universitaria pìù importante dell'intera Tianjin.
Il bando prevedeva anche la progettazione di un edificio landmark che potesse diventare il simbolo dell'intera città.
Il progetto della città si ispira agli studi urbanistici che Leonardo da Vinci elaborò per Milano alla fine del XV secolo, e alla struttura urbanistica della città proibita di Pechino. Grazie all'utilizzo delle ormai necessarie tecnologie di sostenibilità energetica ed ambientale, Jingwu sarà una vera e propria Eco-Town.

Leonardo aveva previsto di sdoppiare su livelli differenti le percorrenze pedonale e quelle legate al trasporto su canali ma anche su strade che correvano su tunnel. Nel progetto la città è attraversata a quota sopraelevata da una rete di collegamenti Verdi ciclo pedonali che consentono di scavalcare il traffico autostradale e collegare in un unico sistema del verde tutte le corti interne degli isolati con il parco centrale.
Gli isolati sono pensati come delle grandi corti dove gli edifici si dispongono lungo I bordi mentre al centro si forma un’area interna di verde e di servizi.
La città è divisa in cinque zone: quella centrale che si sviluppa su di un asse est ovest, due a nord e due a sud. ciascuna delle quattro aree disposte sui finachi di quella centrale ha a sua volta un suo centro riconoscibile, in modo che in qualsiasi zona ci si trovi si possa sempre avere un punto di riferimento e si possa quindi istintivamente collocarsi rispetto all’intera città.
Questo criterio organizzativo è ispirato al principio urbanistico che governa la struttura della città proibita di Pechino, anch’essa suddivisa in zone che si dispongono ai fianchi del sistema monumentale centrale, ciascuna di esse dominata da un edificio di riferimento.

Il progetto dell'edificio simbolo, l’unico edificio che si trova lungo l’asse centrale est ovest, nasce dalla tradizione locale del Double Seventh Festival che è una ricorrenza in cui si ricorda la leggenda di un contadino e di una fata il cui amore è stato ostacolato da un fiume che li dividerà per sempre ma che solo una volta all'anno (appunto il settimo giorno del settimo mese lunare) hanno la possibilità di incontrarsi.
L'edificio è infatti composto da due torri che rappresentano i due personaggi uniti in un abbraccio ma divisi da un fiume che lo attraversa da parte a parte. Per la sua forma e per le sue superfici sfaccettate è stato già soprannominato "diamond mansion".
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