2022 Ghedi, Italia

Casa delle Generazioni

Le strutture assistenziali devono essere percepite come una casa dove stare insieme. L’umanizzazione degli ambienti, intesa come l’insieme delle strategie volte a rendere questi spazi più rispondenti alle esigenze emotive e psicologiche delle persone che vi entrano in contatto, è fondamentale per la progettazione degli ambienti sanitari. La proposta progettuale prevede la realizzazione di un nuovo reparto Alzheimer con caratteristiche spaziali e funzionali che possano confrontarsi con le migliori pratiche internazionali. L’obiettivo è quello di progettare una struttura che sia percepita dalle persone che la abiteranno e dai loro parenti come una vera e propria casa dove stare insieme e che allo stesso tempo sia per tutti i cittadini un luogo da vivere nella quotidianità. In questo modo le persone che saranno ospitate all’interno della struttura potranno continuare a sentirsi partecipi della vita urbana. Si vuole quindi che questo nuovo spazio Alzheimer sia l’occasione per ripensare l’intera struttura come una casa aperta, basata sull’idea che ogni ospite non sia un individuo isolato ma sia parte di un contesto di relazioni e che quindi gli spazi debbano essere pensati per favorire la socialità familiare degli ospiti nel rispetto di tutte le norme, ma immaginando anche la possibilità per i parenti di passare una serata in famiglia, con una zona ristorante aperta e una zona playground per i bambini. Particolare importanza dovranno avere gli spazi esterni i quali, pur opportunamente distinti dai flussi interni della struttura, avranno la possibilità di diventare degli spazi pubblici veri e propri, in grado di ospitare la vita urbana e di diventare luogo di incontro per chi vive nelle vicinanze. La nuova unità Alzheimer si presenterà come un edificio senza spigoli caratterizzato da una planimetria avente perimetro curvilineo e da una schermatura anch’essa curvilinea ininterrotta tra i vari prospetti.  Il disegno sinuoso di facciata sarà in grado di scandire le funzioni interne dell’edificio evidenziando, tramite l’andamento del rivestimento superiore, l’accesso principale, quello di servizio e le aree interne con maggiore affluenza di persone dedicate alla socialità familiare degli ospiti e dei parenti.  La volontà di realizzare un intervento esternamente privo di angoli - metafora di una vita senza spigoli - e ulteriormente caratterizzato da un movimento sinuoso di facciata - libero da ostacoli - nasce dall’intenzione di poter offrire agli ospiti dell’RSA un ambiente armonioso, sereno e confortevole attraverso lo studio delle forme architettoniche utilizzate, delle geometrie e del rapporto con gli elementi naturali, nella convinzione che ogni elemento naturale o artificiale influenzi il nostro stato psicofisico.

 

Scientific approach, Urban design, Architecure: JDP ARCHITECTS (Joseph Di Pasquale, Diana Ranghetti, Paolo Labbadini, Teresa Valente)

Landscape project: GREENCURE (Marilena Baggio)

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